Attore e pedagogo teatrale
Il lavoro sulle azioni fisiche
Training dell’attore e analisi attiva del testo
Il teatro ha nell’azione fisica il suo centro. Un’azione poetica, in grado di aprire l’immaginario dello spettatore e di coinvolgerlo direttamente nella performance, un teatro che scuota nervi e cuore, un teatro semplice e concreto. Per fare questo occorrono ovviamente artisti “messi in forma” che siano dotati di capacità straordinarie, tali e tante da consentirgli di associare le azioni fisiche, di perfezionarle e di alimentarle.
Il lavoro sulle azioni fisiche, il corpo scenico ed i suoi principi di movimento e organizzazione espressiva, saranno i punti focali del nostro lavoro. L’obiettivo di questo percorso pratico non è lo sviluppo puramente fisico dell’attore, ma l’apprendimento organico e non intellettuale di elementi essenziali dell’intero apparato corpo-mente, come le resistenze, i punti di equilibrio, il senso della forma e del ritmo. Sarà un viaggio di scoperta utile sia all'attore che - ricevuto lo stimolo – agisce immediatamente, senza ragionare su quello che deve fare, come sanno tutti coloro che hanno fatto ricerca e sperimentazione, utile al drammaturgo che mette le azioni fisiche in preventivo, ed utile anche al regista che ha la responsabilità del processo di formalizzazione scenica.
Nella prima parte della giornata il lavoro si concentrerà su un training specifico ed il confronto con diverse tradizioni e tecniche attoriali, attraverso le quali l’allievo svilupperà e rafforzerà le possibilità compositive, plastiche e le sue qualità evocative ed immaginative. Oltre che il lavoro su se stesso, verranno esplorate le fondamentali relazioni sceniche:
Attore – Spazio
Attore – Tempo
Attore – Parola
Attore – Movimento
Attore – Oggetto
Attore – Costume
Attore – Partner
Attore – Ensemble
La seconda parte della giornata invece sarà dedicata all’ analisi attiva di alcune scene tratte dai testi di A. Checov
Questa analisi del testo attraverso l’azione avrà tre obiettivi principali:
- Rendere attivo l’attore: un attore-creatore, capace di dare senso autonomamente al testo drammatico e alla propria presenza in scena. Un attore capace di agire coscientemente e attivamente nella costruzione del ruolo e nella struttura complessiva dello spettacolo.
- Approfondire il legame fra azioni fisiche ed esistenza psichica: la semplice analisi del testo a tavolino crea una rottura fra la vita emotiva e la vita fisica dell’attore e crea impaccio nel momento di andare in scena. Durante il seminario l’analisi del testo coinvolgerà l’intero apparato psicofisico dell’allievo, superando questo dualismo e rendendo organica la linea d’azione del personaggio.
- Avere sulla scena una parola viva: arrivare a sentire indispensabili le parole dell’autore per esprimere i pensieri del personaggio. Il testo letterario verrà acquisito non attraverso una memorizzazione meccanica, ma attraverso un processo nel quale l’attore sia fisicamente e psichicamente attivo.